PNRR – Linee guida per la resilienza idrica

Dal Ministero indicazioni per le gare a Consorzi di bonifica ed Enti irrigui. In campo 880 milioni di euro

PNRR
di La Posta del Sindaco
18 Novembre 2022

Piano nazionale di ripresa e resilienza, dal Ministero dell’agricoltura arrivano le linee guida relative alle gare per l’Investimento 4.3 – investimenti nella resilienza dell’agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche. Le linee guida e relativi allegati sono stati predisposti a beneficio dei Soggetti attuatori (Consorzi di bonifica ed Enti irrigui), con l'obiettivo, spiega una nota, di esplicitare i profili normativi e regolamentari più significativi per l'attuazione dei progetti nell'ambito della misura PNRR, che ha una dotazione complessiva di 880 milioni di euro, di cui 520 destinatati ad investimenti per progetti indentificati dal decreto di concessione 30 settembre 2022 e 360 per "progetti coerenti”, con particolare riguardo alle modalità complessive di attuazione degli interventi, dall'espletamento delle procedure ad evidenza pubblica sino alla rendicontazione, monitoraggio e controllo. Le linee guida sono corredate da alcuni format ed allegati, tra cui il format dichiarazione di assenza di conflitti di interessi e il format dichiarazione del titolare effettivo dell'azienda appaltatrice nell'ambito degli interventi a valere sul PNRR.
Vediamo di seguito alcune delle indicazioni che il documento impone siano rispettate nelle gare.

Anticorruzione
Ciascuna pubblica amministrazione/ente pubblico è tenuta ad adottare il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza (PTPCT), in conformità alle disposizioni contenute nel Piano Nazionale Anticorruzione (PNA, ovvero il Piano Integrato di Organizzazione e Attività (PIAO), al fine di garantire la massima semplificazione, sostenere una visione integrata e complessiva dei diversi assi di programmazione e garantire la qualità e la trasparenza dei servizi per cittadini e imprese.

Ambiente
Oltre alla verifica già condotta dalla Direzione generale per lo sviluppo rurale del Ministero al momento della verifica di ammissibilità a finanziamento dei progetti, che attiene alla conformità del progetto al principio DNSH a monte, i Soggetti attuatori dovranno inserire specifiche previsioni per assicurare il rispetto di tale principio anche nella documentazione di gara, verificandone la puntuale applicazione sia nella fase di analisi delle offerte sia nei controlli che essi conducono sul contratto, sui giustificativi di al pagamento degli stati di avanzamento lavori (SAL) e del saldo presentati dai Soggetti realizzatori. I Soggetti attuatori dovranno fornire evidenza dei controlli effettuati, utilizzando il sistema ReGIS, tramite apposito flag presente al momento del caricamento del progetto.

Pari opportunità
I Soggetti attuatori dovranno verificare che appaltatori e, se del caso, subappaltatori:

  • con oltre 50 dipendenti, tenuti alla redazione ogni 2 anni del rapporto sulla situazione del personale, producano al momento della presentazione della domanda di partecipazione o dell’offerta, a pena di esclusione, copia dell’ultimo rapporto redatto, con attestazione della sua conformità a quello trasmesso alle rappresentanze sindacali aziendali e alla consigliera e al consigliere regionale di parità;
  • con un numero di dipendenti pari o superiore a 15 consegnino alla stazione appaltante una relazione di genere sulla situazione del personale maschile e femminile in ognuna delle professioni ed in relazione allo stato di assunzioni, della formazione, della promozione professionale, dei livelli, dei passaggi di categoria o di qualifica, di altri fenomeni di mobilità, dell’intervento della Cassa integrazione guadagni, dei licenziamenti, dei prepensionamenti e pensionamenti, della retribuzione effettivamente corrisposta, entro sei mesi dalla conclusione del contratto;
  • si impegnino ad assicurare una quota pari almeno al 30% delle assunzioni necessarie per l’esecuzione del contratto o per la realizzazione di attività ad esso connesse o strumentali, all’occupazione giovanile e femminile.

Premi di accelerazione
L’articolo 50, comma 4, del decreto Semplificazioni bis, ricordano le linee guida ministeriali, stabilisce che la stazione appaltante prevede nel bando o nell’avviso di indizione della gara che - qualora l’ultimazione dei lavori avvenga in anticipo rispetto al termine ivi indicato - è riconosciuto all’appaltatore un premio di accelerazione per ogni giorno di anticipo determinato sulla base degli stessi criteri stabiliti per il calcolo della penale, mediante utilizzo delle somme indicate nel quadro economico dell’intervento alla voce imprevisti. Tre le condizioni: ciò accadrà nei limiti delle risorse disponibili, sempre che l’esecuzione dei lavori sia conforme alle obbligazioni assunte e ferma restando l’approvazione da parte della stazione appaltante del certificato di collaudo o di verifica di conformità.


Allegato


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